Milano, 30 marzo 2022
Intesa Sanpaolo, assistita da Zitiello Associati, ha vinto in primo grado innanzi al Tribunale di Roma, con una sentenza che ricostruisce in modo attento e puntuale l’istituto dell’ABF / ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie), evidenziando come, sotto il profilo della natura giuridica, non sia assimilabile alla conciliazione, all’arbitraggio, o all’arbitrato, ma debba qualificarsi come un meccanismo stragiudiziale di risoluzione delle controversie di natura contenziosa e decisorio-aggiudicativa, le cui decisioni però non possono passare in giudicato o costituire titolo esecutivo, neppure ricorrendo allo strumento del decreto ingiuntivo in caso di decisione non eseguita dall’intermediario.
Il contenzioso riguardava infatti l’esito di una decisione dell’ACF, che aveva condannato Intesa Sanpaolo per un acquisto di azioni di Banca Popolare di Vicenza effettuato dal cliente. Intesa aveva eccepito nell’ACF il proprio difetto di legittimazione passiva e a fronte di tale decisione non adempiuta, il cliente ha chiesto e ottenuto un ricorso per decreto ingiuntivo presso il Tribunale di Roma. Intesa ha quindi proposto opposizione al decreto ingiuntivo, chiedendone la revoca, accolta infine dal Tribunale.
La sentenza rappresenta un precedente di grande rilevanza e ha un significativo impatto di sistema per gli intermediari, perché la prassi di tentare di trasformare le decisioni dell’ACF/ABF in titoli esecutivi mediante il ricorso al decreto ingiuntivo si sta diffondendo con una certa frequenza.
Zitiello Associati ha prestato assistenza a Intesa Sanpaolo con un team composto dalla partner Benedetta Musco Carbonaro e da Andrea Soldini.