Seminario “The Future is SAFE” Startup e investitori: dall’esperienza della Silicon Valley nasce la prima versione del SAFE italiano, il contratto di sottoscrizione di futuro aumento di capitale. Un modello che semplifica e velocizza la raccolta fondi nella fase di avvio di una startup

Il modello italiano del SAFE è frutto della collaborazione tra Italian Tech AllianceGrowth Capital e gli studi legali Portolano Cavallo e Linklaters Italia. I vantaggi pratici sono stati presentati durante il seminario “The Future is SAFE”, che si è tenuto ieri presso la sede milanese di Portolano Cavallo.

Milano, 21 giugno 2023

Per agevolare le startup, gli investitori e gli imprenditori nelle operazioni di venture capital, semplificando la raccolta fondi nelle fasi iniziali di avvio di un’impresa, è finalmente disponibile il SAFE italiano (Subscription Agreement for Future Equity): il contratto di sottoscrizione di futuro aumento di capitale che apre una nuova era nel mondo delle startup in Italia. Uno strumento che consente alle startup di raccogliere capitali velocemente senza dover affrontare, già nella fase iniziale di crescita, le difficoltà legate alla valutazione economica della società, ma di posticipare più avanti, in una fase più matura, le valutazioni e l’ingresso dell’investitore nel capitale sociale.

Il Subscription Agreement for Future Equity è la prima versione in Italia che si ispira al SAFE statunitense di Y-Combinator, conforme all’ordinamento giuridico e alle prassi del mercato venture capital italiano. Uno strumento di supporto per il nostro ecosistema economico: un modello contrattuale semplice, che sarà costantemente aggiornato, disponibile gratuitamente e pronto all’uso.

Il modello italiano del SAFE è frutto della collaborazione tra Italian Tech AllianceGrowth Capital e gli studi legali Portolano Cavallo e Linklaters Italia. I benefici dello strumento per investitori e founder sono stati l’oggetto del seminario “The Future is SAFE”, che si è tenuto presso la sede milanese di Portolano Cavallo. Una “rivoluzione copernicana”, secondo i professionisti presenti al dibattito, soprattutto se si considera che l’ecosistema italiano ha un enorme potenziale, ma una necessità vitale: semplificare e velocizzare la raccolta di fondi nelle fasi iniziali di avvio di una startup, offrendo uno strumento standardizzato, di facile e non oneroso utilizzo per founder e investitori.

Le parti coinvolte dovranno semplicemente scaricare il contratto, concordare alcuni termini di natura prevalentemente economica, come la percentuale di sconto sulla valutazione della startup al momento della conversione, la data di scadenza, la valutazione al momento della scadenza e le caratteristiche del round di conversione, firmare il documento e procedere al versamento. Inoltre, viene messo a disposizione di founder e investitori anche uno strumento di calcolo per simulare e meglio comprendere la procedura di conversione dell’investimento in azioni o quote secondo i termini del contratto.

Quali sono i vantaggi per aziende e startup?

Il SAFE è un modello standardizzato che consente ai founder di ottenere agevolmente risorse finanziarie rimandando la valutazione della startup a una fase successiva e di concentrarsi sulla crescita del business senza dover gestire modifiche alla corporate governance. La caratteristica principale di questo strumento è la sua semplicità e la riduzione dei tempi di negoziazione.

Quali sono i vantaggi per gli investitori?

Il modello SAFE consente agli investitori di poter beneficiare di uno sconto sulla valutazione della startup in occasione di un successivo round di investimentoquando la startup dovrebbe essere più solida e matura, nonché di concordare con i founder la valutazione dell’azienda da considerare ai fini della conversione in equity del versamento precedentemente eseguito, nel caso in cui entro il termine prestabilito per la conversione non dovesse intervenire un nuovo round di investimento.

Durante l’evento, moderato da Luca Gambini di Portolano Cavallo, sono intervenuti Francesco Cerruti di Italian Tech Alliance, Fabio Mondini di Growth Capital, Alessandro Tanno e Matteo Sturla di Linklaters e Antonia Verna di Portolano Cavallo. I professionisti hanno risposto alle domande riguardanti le principali previsioni contrattuali, il trattamento contabile e fiscale, le modalità di utilizzo, e i vantaggi del SAFE italiano.

Inoltre, hanno partecipato Silvia Pugi, Eden Ventures e Nicola Brivio, MyPad, portando la loro testimonianza sull’argomento.

È possibile scaricare il modello SAFE sui siti di Italian Tech AllianceGrowth CapitalLinklaters Italia e Portolano Cavallo.

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