“Illegittimo” registro titolari effettivi, ricorso a TAR Lazio

 

Le società Across Fiduciaria (Roma), Galvani Fiduciaria (Bologna) e SFO Fiduciaria (Milano) hanno presentato un ricorso al TAR del Lazio, firmato degli avvocati prof. Guido Luigi Battagliese, Igor Valas e Antonio Pazzaglia coordinati dallo Studio Martinez & Novebaci di Milano, per chiedere l’annullamento dei decreti ministeriali che disciplinano il nuovo Registro dei Titolari Effettivi, e la contestuale sospensione, in via cautelare, dell’applicabilità delle norme che ne regolano il funzionamento. Nel “Registro dei Titolari Effettivi” tenuto dalle Camere di Commercio vanno indicate le informazioni relative alla titolarità effettiva di società di capitali, dei trust e istituti giuridici affini, ivi compresi i mandati fiduciari.

Secondo i ricorrenti non è legittima l’inclusione dei mandati fiduciari (di cui al Decreto del Ministero dell’Industria del 16 gennaio 1995) tra gli istituti giuridici affini al trust e comunque la illegittimità in via generale del sistema di accesso da parte di qualsiasi privato ai dati e alle informazioni contenute nel nuovo registro che metterebbe a fortissimo rischio la tutela della riservatezza delle persone che deve essere garantita come stabilito da una recente sentenza della Corte di Giustizia della UE (Sentenza 22 novembre 2022, cause riunite C-37/20 e C-601/20).

La sentenza della Corte di Giustizia Europea ha statuito, in buona sostanza, la prevalenza del diritto alla riservatezza della propria vita privata e familiare e alla protezione dei dati di carattere personale dei cittadini dell’Unione, tutelato dagli art. 7 e 8 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, rispetto alle finalità di contrasto del riciclaggio e finanziamento al terrorismo. Al ricorso potrebbero aderire altre fiduciarie.

“Abbiamo deciso di non attendere altro tempo e di presentare questo ricorso – ha dichiarato il dottor Rossano Ruggeri, founder e amministratore delegato di Across Fiduciaria – perché crediamo sia bene vedere chiarito una volta per tutte che le società fiduciarie sono soggetti, al pari di banche e intermediari, dotati dei requisiti organizzativi e di controllo necessari per contrastare efficacemente il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo”.

“Equiparare il mandato fiduciario di cui al decreto del 16 gennaio 1995 a un trust – ha aggiunto il dottor Marco Montefameglio, amministratore delegato di Galvani Fiduciaria – significa mettere in discussione più di sessant’anni di giurisprudenza fatta propria anche dall’amministrazione fiscale da ultimo con la circolare 31/E oltre che della legge che, a più riprese, in occasione delle diverse sanatorie fiscali (Scudo Fiscale prima e Voluntary Disclosure poi) ha dato chiara prova di ben conoscere le grandi differenze esistenti tra i due istituti”.

In foto Guido Battagliese.

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