Gli avvocati nel caso San Faustin ottengono il proscioglimento di tutti gli imputati

In Foto Marco Calleri, Giuseppe Manzo e Andrea Rossetti.

La VII sezione penale del Tribunale di Milano ha prosciolto Gianfelice Rocca, Paolo Rocca e Roberto Bonatti, amministratori di San Faustin (holding lussemburghese del gruppo di cui sono parte Techint e Tenaris), e la società San Faustin stessa, nel processo penale per corruzione internazionale in Brasile avviato su richiesta dalla Procura della Repubblica di Milano. Il proscioglimento è stato disposto “perché l’azione penale non doveva essere iniziata per difetto di giurisdizione dello Stato italiano”.

L’accusa ipotizzava che San Faustin fosse una società sedente in Italia e che gli imputati avessero partecipato ad un accordo corruttivo che sarebbe stato stipulato in Brasile nel 2009 da un agente commerciale di Confab (controllata brasiliana di Tenaris) e un funzionario di Petrobras per l’aggiudicazione di contratti di fornitura di tubi con la società statale brasiliana.

Nel corso del processo, oltre ad eccepire la mancanza di giurisdizione italiana sui fatti oggetto di imputazione, la difesa ha sostenuto e dimostrato l’assoluta estraneità dei vertici di San Faustin ai fatti corruttivi in ipotesi avvenuti nell’ambito della società brasiliana Confab.

La difesa è stata sostenuta dallo Studio Legale Associato Mucciarelli con il professor Francesco Mucciarelli e gli avvocati Marco Calleri e Andrea Rossetti, e da BonelliErede con il partner Giuseppe Manzo; al team difensivo hanno collaborato gli avvocati Vincenzo Dell’Osso, managing associate di BonelliErede, e Rosaria Giambersio, associate dello studio Mucciarelli.

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