Gender Equality: Eversheds-Sutherland potenzia anche in Italia l’attività del suo Gender Network

In Foto Valentina Pomares.

Milano, 17 Marzo 2022 

  • Il network internazionale, nato nel 2018 e ulteriormente potenziato nel 2021, conta in tutto il mondo oltre 450 membri.
  • Scopo del Gruppo è la ricerca e individuazione di temi chiave per una policy contro la disparità di genere.
  • Attualmente la popolazione di Eversheds-Sutherland presenta una componente femminile pari al 61% del totale. Ma, considerando i partner, questa percentuale scende al 25%.
  • In Italia in gap tra uomini e donne nella professione forense risulta ancora particolarmente accentuato con le donne che guadagnano in media meno della metà dei colleghi maschi.

Attenzione all’equilibrio di genere. E politiche attive per raggiungerlo progressivamente. E’ questo uno degli aspetti della strategia Diversity e Inclusion che Eversheds Sutherland, studio legale internazionale tra le prime 12 law firm del mondo, sta attivamente promuovendo a livello globale dal 2018, con una netta accelerazione delle sue policy inclusive attuata nel 2021.

“E’ un impegno che abbiamo già preso da diversi anni e che nella nostra sede italiana stiamo implementando ulteriormente con una serie di iniziative interne” spiega Valentina Pomares, avvocato giuslavorista, executive partner e membro dello Steering Committee di ES Italia, “vogliamo promuovere ambienti e contesti di lavoro e relazione in cui i colleghi di tutti i generi possano sviluppare il loro pieno potenziale e dove l’identità di genere non costituisca una barriera al successo”.

Attualmente la popolazione di Eversheds Sutherland a livello internazionale è composta al 61% di donne. Ma, considerando solo la partnership, questa percentuale si riduce al 25%.

“Il nostro impegno per la diversità di genere si sostanzia nell’obiettivo di aumentare la rappresentanza femminile di talento nella partnership almeno al 30% nei prossimi due anni”, continua Valentina Pomares.

Per poter raggiungere questo obiettivo è stato messo a punto un piano di azione incentrato su quattro attività-chiave che sono:

1)Aprirsi ad una nuova cultura del lavoro: in termini organizzativi, operativi e complessivi in cui il concetto primario sia “lavorare per vivere” e non viceversa.

2) Reclutare, motivare ed accrescere promuovendo il talento.

3) Pianificare la crescita e lo sviluppo formativo delle risorse.

4) Sviluppare e garantire sistemi e processi privi di pregiudizi.

“Il tema della diversità di genere nella professione è sempre molto attuale”, conclude Valentina Pomares, “ma l’evoluzione in atto è inarrestabile. Ben presto non si ragionerà solamente in maniera binaria con la dicotomia maschile/femminile, ma assisteremo a una rivoluzione nei generi. Al plurale. Speriamo il prima possibile”.

 

 

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