L’Avvocatura, unita nelle sue componenti istituzionali, politiche e associative, rileva che l’appello formulato al Governo di ritirare l’emendamento alla legge di bilancio che prevede l’anticipazione – al 28 febbraio 2023 – dell’entrata in vigore della riforma sul processo civile è rimasto tutt’ora inascoltato.
Tale scelta si dimostra particolarmente grave, atteso che, in alcuni importanti settori della giurisdizione mancano persino i requisiti tecnici per garantire, già oggi, il corretto funzionamento degli uffici e dunque il principio del giusto processo.
Si ribadisce quindi, con forza, la necessità di procedere allo stralcio di detta norma e si rinnova l’invito al Governo e alle forze parlamentari tutte a provvedere, con responsabilità, in tal senso, riservandosi sin d’ora, in caso contrario, ogni più opportuna iniziativa affinché venga ristabilito un proficuo rapporto di dialogo e di leale collaborazione con l’Avvocatura.
- Consiglio Nazionale Forense (avv. Maria Masi)
- Organismo Congressuale Forense (avv. Mario Scialla)
- Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani (avv. Gian Ettore Gassani)
- Avvocati Giuslavoristi Italiani (avv. Tatiana Biagioni)
- Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e i Minori (avv. Cinzia Calabrese)
- Associazione Italiana Giovani Avvocati (avv. Francesco Paolo Perchinunno)
- Associazione Nazionale Forense (avv. Giampaolo Di Marco)
- Camera Nazionale Avvocati per le Persone, per i Minorenni e per le Famiglie (avv. Raffaella Villa)
- Movimento Forense (avv. Antonino La Lumia)
- Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia (avv. Claudio Cecchella)
- Unione Nazionale Camere Civili (avv. Antonio de Notaristefani)
- Unione Nazionale Camere Minorili (avv. Grazia Ofelia Cesaro)