TRANSAZIONE FISCALE e CONCORDATO PREVENTIVO per la FRODE CAROSELLO

PwC TLS ,con il partner Giulio Andreani e le senior associate Erika Andreani e Valeria Andreani, per la difesa tributaria e la ristrutturazione dei debiti tributari mediante la transazione fiscale, e lo Studio Legale Stradella, con Umberto Stradella e Massimo Pellizzato, per i profili di diritto della crisi, hanno assistito la società IAN, leader da 40 anni nel settore del commercio all’ingrosso e dell’erogazione di servizi informatici e di software, in una complessa operazione di ristrutturazione dei debiti, prevalentemente tributari.

Il Tribunale di Milano ha infatti ammesso alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale la società, colpita da un sequestro preventivo di alcune decine di milioni di euro finalizzato alla confisca emesso dalla Procura Europea per l’asserito coinvolgimento della società (che peraltro respinge ogni addebito), con numerose altre imprese italiane ed estere, in una frode fiscale c.d. “carosello” che avrebbe generato, in capo alla sola IAN, indebiti crediti IVA per circa 45 milioni di euro, comportando l’applicazione di sanzioni per altri 50 milioni. L’ammissione alla procedura è stata resa possibile, da un lato, da una fortemente innovativa soluzione tecnico-giuridica elaborata dai fiscalisti di PwC TLS e dagli avvocati dello Studio Legale Stradella, costituita da un concordato preventivo fondato su una proposta transazione fiscale che prevede il dissequestro e l’utilizzo delle somme dissequestrate per provvedere al pagamento dei debiti tributari nella misura risultante dalla falcidia stabilita dalla proposta stessa; dall’altro lato, dal dissequestro intelligentemente disposto dalla Procura Europea con il vincolo che vengano impiegate ai soli fini del pagamento dell’importo dovuto in base alla transazione fiscale. Si tratta di un risultato tutt’altro che ordinario, perché il sequestro penale prevale su qualsiasi procedura concorsuale e, anche se è originato da reati tributari, le somme sequestrate non vengono destinate all’Agenzia delle Entrate ma al Fondo Unico di Giustizia e non sono quindi utilizzabili per pagare i debiti tributari; con la conseguenza che, generalmente, il sequestro rende impossibile il pagamento dei creditori non potendo le imprese disporre delle somme sequestrate.

Advisor finanziario è stata Manuela Giorgetti, mentre l’attestazione del piano di risanamento è stata eseguita da Massimo De Dominici.

Le frodi carosello sull’IVA costituiscono il reato economicamente più rilevante nell’unione Europa, che comporta perdite fiscali stimate in € 50 miliardi all’anno dall’Europol e la Procura Europea ha intrapreso una attività vigorosa per la repressione di questi reati. Il concordato preventivo con annessa transazione fiscale, qualora venisse approvato dal voto dei creditori, si potrebbe dimostrare uno strumento efficace e innovativo per preservare l’attività di impresa “sana”, consentendo con il consenso della Procura Europea la definizione transattiva delle pretese fiscali da frode carosello con beneficio per il fisco, ma senza distruzione dell’azienda ed evitando la liquidazione giudiziale. Si tratta di una vicenda che potrebbe fare da battistrada per i molti casi aperti dalla Procura Europea.

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