Studio RC Rescigno Carrara presenta la seconda edizione della ricerca sull’analisi dei bilanci post covid delle società bergamasche

Bergamo, 27 ottobre 2022

Lo Studio RC – Rescigno Carrara (Dottori Commercialisti e revisori legali) fondato da Marco Rescigno e Paola Carrara ha condotto, per il secondo anno consecutivo, un’analisi sui risultati dei bilanci di n.5803 società di Bergamo e provincia.

L’analisi è stata condotta con l’obiettivo di comprendere in quale misura le aziende hanno reagito nell’anno 2021 alla pandemia 2020 e come si sono posizionate rispetto all’esercizio pre-pandemico 2019.

In generale i bilanci 2021 hanno evidenziato, secondo le aspettative, rilevanti incrementi medi di fatturato e di risultati economici, per tutti i settori e tipologie di imprese, in misura ben maggiore rispetto anche solo alla crescita del PIL fatta registrare nel medesimo periodo, pari a 6,7%. Lo stesso raffronto tra il 2021 (anno post-Covid) e il 2019 (anno pre-Covid) ha evidenziato un miglioramento che in alcuni casi ha più che compensato gli evidenti andamenti negativi dell’anno 2020. Lo dimostra ad esempio il fatto che l’incidenza delle società in perdita sia passata dal 16% della popolazione nel 2019 al 23% nel 2020, scendendo al 13% nell’anno post pandemico 2021. In tale contesto le imprese di minori dimensioni (classificate come «nano-imprese») hanno evidenziato una maggiore incidenza di situazioni di perdita rispetto alla media delle società analizzate.

Marco Rescigno commenta “Anche quest’anno abbiamo ritenuto interessante condurre l’analisi sui bilanci 2021 di un numero rappresentativo di società bergamasche (circa 5.800), differenziando la ricerca per dimensione e svolgendo specifici approfondimenti in settori merceologici ritenuti significativi e rappresentativi per la nostra provincia.

Paola Carrara commenta: “La ricerca svolta ci ha consentito di osservare una tendenziale e generalizzata dinamica positiva dell’esercizio 2021 anche rispetto all’esercizio 2019, ad eccezione dell’indicatore della posizione finanziaria netta e dell’indice di indipendenza finanziaria delle grandi imprese, che evidenzia un trend in  peggioramento, probabilmente per effetto degli investimenti effettuati nell’esercizio 2021, nonché per effetto dell’incremento medio del capitale circolante netto”.

Dalla ricerca si inizia infatti a riscontrare, in misura sostanzialmente generalizzata, un incremento del capitale circolante netto sia rispetto all’esercizio 2020 sia rispetto all’esercizio 2019: tale fenomeno, osservabile in misura rilevante presso le imprese di maggiori dimensioni, è con ogni probabilità ascrivibile alla reazione delle imprese alla prima percezione di aumento dei costi delle materie prime, dovuta allo shortage causato dal rapido rimbalzo dell’economia rispetto all’esercizio pandemico: molte imprese, soprattutto di grandi dimensioni, hanno infatti adottato una politica di accumulo di scorte già nel 2021.

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