Roma, 13/11/2023
UKAS (“United Kingdom Accreditation Services”) era ricorsa in appello di fronte al Consiglio di Stato nei confronti della sentenza del TAR Lazio (sezione prima), n. 11634/2003 che aveva dichiarato, a seguito della Brexit, l’inutilizzabilità nelle procedure di appalto pubbliche delle certificazioni emesse da organismi di certificazione accreditati da UKAS.
UKAS, rappresentata dagli avvocati Claudio Visco, Marco Sella e Luca Torlaschi dello Studio Macchi di Cellere Gangemi e dal Prof. Avv. Alfonso Celotto, ha visto riconosciuta – a seguito dell’accoglimento del gravame – l’equivalenza, anche dopo la Brexit, delle certificazioni di qualità rilasciate da organismi stranieri accreditati dall’Ente Unico nazionale di accreditamento di altro Stato europeo firmatario dell’accordo EA MLA, qual è l’ente britannico UKAS, alle certificazioni di qualità rilasciate da organismi accreditati dagli enti nazionali degli Stati membri.
Il Consiglio di Stato ha effettuato un vero e proprio revirement rispetto ad una precedente decisione della medesima sezione.
In foto l’Avv. Marco Sella.