L’inclusione sociale che fa bene alle imprese: il progetto Fra Noi ha permesso di attivare percorsi professionali per 180 rifugiati e titolari di protezione internazionale grazie alla collaborazione tra aziende profit e terzo settore.

Nel 2021 in Italia si è registrato un aumento del tasso di occupazione del +1,5% tra la popolazione straniera  contro il +0,8% degli italiani. Nonostante questo il tasso di occupazione per gli stranieri è ancora al di sotto di quello registrato per i lavoratori italiani (61,4% contro 62,9%), mentre il tasso di disoccupazione  ha ancora un forte divario tra cittadini stranieri (14,4%) e italiani, al 9% (dati: Rapporto Annuale Immigrazione Caritas Migrantes 2022).

È in questo contesto che ha operato il progetto Fra Noi, realizzato da Consorzio Communitas alla guida di 25 enti e cooperative sociali in tutta Italia, finalizzato all’inclusione economica e sociale dei rifugiati politici e titolari di protezione internazionale e finanziato dal Ministero dell’Interno con il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami).

«Consorzio Communitas porta avanti progetti per favorire l’inserimento dignitoso nel mondo del lavoro di migranti e rifugiati. Progetti come Fra Noi, che permettono di superare questo divario, in particolare per la popolazione più vulnerabile in uscita dal sistema di accoglienza – dichiara Daniele Albanese, referente progetti del Consorzio Communitas. – Il lavoro è il vero motore dell’integrazione e promotore di dignità della persona, come spesso ricorda Papa Francesco. Avvicinare le imprese ai lavoratori stranieri e rifugiati è per noi una mission che porta valore aggiunto non solo ai beneficiari ma anche alle aziende».

Il progetto Fra Noi si chiude ora, dopo due anni di attività, con un convegno organizzato il 7 novembre da Consorzio Farsi Prossimo, uno dei partner del progetto, e focalizzato proprio sul tema dell’inserimento nel mondo del lavoro.

Uno dei pilastri su cui il progetto Fra Noi costruisce i percorsi di inclusione sociale dei rifugiati è, infatti, proprio il lavoro: attraverso la collaborazione proficua tra i soggetti del terzo settore e le aziende profit si sono potuti offrire percorsi di formazione, tirocini lavorativi e contratti di assunzione in diverse imprese del territorio italiano.

«Con il progetto Fra Noi non stiamo chiedendo aiuto alle imprese, ma lavoriamo insieme alla realizzazione di programmi ad alto impatto sociale, che hanno ricadute importanti sulle attività corporate, nella direzione di una sostenibilità integrale. Le imprese hanno imparato come migliorare il loro impatto ambientale, ma è più complesso misurare l’impatto sociale del proprio business – spiega Monica Molteni di Consorzio Farsi Prossimo, e referente per Consorzio Communitas dell’azione Lavoro del Progetto Fra Noi. – In questi anni, con le azioni di Fra Noi, abbiamo costruito alleanze vincenti tra mondo profit, no profit e pubblica amministrazione: abbiamo permesso a persone in fuga per motivi politici o per guerre di ritrovare una propria autonomia, abbiamo messo al servizio delle aziende la competenza del Terzo Settore sui temi della diversity&inclusion e alle imprese di migliorare l’impatto sociale, che è sempre più considerato e valutato accanto a quello meramente economico e finanziario. Un’alleanza, insomma, win-win».

L’evento – dal titolo L’impresa che include. Alleanze ad alto impatto sociale: profit, non profit e pubblica amministrazione per l’inserimento lavorativo dei rifugiati – si terrà il 7 novembre 2022, in parte online, in parte in presenza, a Milano presso lo Studio legale Baker McKenzie (uno dei partner del progetto), in piazza Meda 3, dalle ore 16 fino alle 18.30.

Una maratona che sarà possibile seguire per tutti anche in diretta streaming, sui canali social di Consorzio Farsi Prossimo e Consorzio Communitas (pagine Facebook @consorziofarsiprossimo e @consorziocommunitas) in cui si alterneranno le voci delle aziende che hanno assunto rifugiati, delle cooperative che hanno messo in relazione i beneficiari con le imprese, le riflessioni di esperti di immigrazione, e verranno presentati strumenti digitali realizzati nel corso del progetto.

L’evento è ospitato nei locali di una delle realtà che da anni collabora con il progetto, lo studio legale Baker McKenzie, che ha inserito nel proprio organico persone rifugiate fin dalla prima edizione del progetto Fra Noi, nel 2018.

Andrea Cicala, Partner di Baker McKenzie: “L’inclusione, la diversità e l’uguaglianza sono fattori fondamentali nella strategia del nostro Studio. Per questo motivo Baker Mckenzie presta grande attenzione a progetti volti a favorire l’integrazione di minoranze etniche, religiose e di genere. In Italia siamo contenti di avere contributo alla realizzazione  del progetto “Promoting refugees Integration” che, anche grazie al contributo ed alla disponibilità dei nostri clienti e del Consorzio Farsi Prossimo, si è tradotto nell’inserimento in ambito lavorativo di decine di rifugiati. Per uno studio legale come il nostro il capitale umano è la risorsa più preziosa ed una cultura inclusiva crea opportunità di crescita e accresce il valore del nostro ambiente di lavoro.”

Nel corso del convegno saranno presentati i video realizzati per la piattaforma TikTok con una serie di “consigli smart per entrare nel mondo del lavoro in Italia” e verrà mostrato in anteprima un video realizzato da Il Terzo Segreto di Satira, che sarà poi divulgato attraverso i canali social a partire dal giorno successivo.

L’evento si concluderà con la approvazione e la presentazione di una “Carta dell’integrazione lavorativa”, un documento con le proposte e le richieste congiunte che mondo profit e non profit rivolgono al Ministero e al Governo per agevolare l’incontro tra candidati rifugiati e le aziende italiane.

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