I Fondi Eurizon ITER entrano nel capitale del Gruppo Zaffiro. Gli studi legali.

Eurizon Capital SGR, divisione di asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo, ha sottoscritto un accordo per acquisire, attraverso i Fondi Eurizon ITER, una quota di maggioranza pari al 55% di Gruppo Zaffiro, azienda italiana attiva nei servizi socio-sanitari assistenziali. L’acquisizione della maggioranza di Gruppo Zaffiro rappresenta per i Fondi Eurizon ITER, in coerenza con la propria asset allocation strategy, l’entry-point nel settore della sanità.
Per la gestione dei Fondi Eurizon ITER, Eurizon Capital SGR si avvale della consulenza di ITER Capital Partners, società di advisory fondata dall’ing. Vito Gamberale. Nello specifico, l’operazione è stata seguita dal senior partner e AD Mauro Maia, dal senior partner e CIO Matteo Ambroggio, dal partner Luigi Radice, dal director Cesare Sasso e dall’associate Giorgio Rizzo.
Giliberti Triscornia e Associati ha assistito i Fondi Eurizon ITER per la parte legale, con un team coordinato dai soci Alessandro Triscornia e Elena Pierini e composto dal senior associate Luigi Copetti e dall’associate Martino Bruno Sioli, e per gli aspetti antitrust dal counsel Lodovico Sauro Montevecchi con l’associate Ilaria Di Pasquale. 
Di Tanno Associati ha assistito i Fondi Eurizon Iter per la parte fiscale con un team composto dai partner Fabio Brunelli e Marco Sandoli, dai senior associate Sabrina Tronci e Stefano Cacace e dagli associate Matteo Egidi, Francesco Murgo, Valerio Forestieri, Edoardo Casadei, Vittorio Antonini e Cristina Biscontri.
Sempre per i Fondi Eurizon Iter, hanno fornito assistenza per le attività di due diligence KPMG (commerciale e contabile), Marsh (assicurativa), Protiviti (ESG) e WiP (Real Estate).
Lo studio legale internazionale DLA Piper ha assistito Sarafin SpA, che a valle dell’operazione deterrà il 45% di Gruppo Zaffiro, e Blustone Srl e Gabriele Ritossa, con un team guidato dal partnerFabio del Bene e composto dall’avvocato Beatrice Marzi per gli aspetti corporate. Il partner Alessandro Boso Caretta e l’avvocato Massimo D’Andrea hanno seguito i profili antitrust.