Roma, 5 maggio 2022
Lo studio legale internazionale Gianni & Origoni, con un team composto dai soci Antonio Auricchio e Marco Martinelli e dal managing associate Alessandro De Ferrariis (in foto), ha difeso con successo CAI Service Group S.p.A., guidata dal legal counsel Dott. Francesco Bruni, nel giudizio innanzi al Tribunale di Bologna avente ad oggetto la conferma del provvedimento di ingiunzione di pagamento emesso nei confronti dei membri di un raggruppamento temporaneo d’imprese a seguito di mancati pagamenti di prestazioni rese in regime di subappalto nell’ambito di un appalto pubblico di servizi.
Con la sentenza n. 986/2022, il Tribunale di Bologna ha affrontato il tema del regime di solidarietà previsto dall’art. 37, comma 5, del D.Lgs. n. 163/06 (ora confluito nell’art. 48, comma 5, del D.Lgs. 50/16) in caso di offerta presentata da un RTI. In particolare, il tema del contendere era costituito dall’applicabilità di tale regime anche al rapporto tra consorzio membro di RTI e consorziata affidataria dell’esecuzione dell’appalto assunto dal primo in caso di inadempimento della seconda nei confronti del subappaltatore.
Il Tribunale, nel respingere l’opposizione avversaria, ha, in accoglimento della tesi dello Studio, evidenziato la differente operatività del regime di solidarietà nell’ipotesi di aggiudicazione di un appalto pubblico a favore di consorzio in quanto tale (in cui la giurisprudenza esclude che il consorzio possa rispondere delle obbligazioni assunte dalle società consorziate rispetto ai terzi) e in quella di aggiudicazione di un appalto pubblico a favore di consorzio in quanto membro di un RTI (in cui, invece, trova applicazione il citato disposto normativo quale deroga alla disciplina generale in materia di consorzi). Ricadendo il caso di specie in tale seconda ipotesi, il Tribunale, dopo aver qualificato l’art. 37, comma 5, del D.Lgs. 163/06 quale “normativa speciale di settore”, ha riconosciuto l’applicabilità del vincolo di solidarietà ex lege previsto a favore del subappaltatore nei confronti del quale la consorziata del consorzio, aggiudicatario di un appalto pubblico quale membro di RTI, si sia rivelata inadempiente. La sentenza si segnala altresì per aver disatteso, sempre in aderenza alle argomentazioni dello Studio, la questione di legittimità costituzionale della norma”.
