DLA Piper ha partecipato al convegno “Criptovalute, NFT e Metaverso: opportunità e rischi” che si è tenuto oggi presso la Sala Napoleonica dell’Università degli Studi di Milano.
Il convegno si è incentrato sugli aspetti giuridici, regolamentari e fiscali di cripto attività e blockchain, anche alla luce delle recentissime novità della legge di bilancio, e ha visto la partecipazione dei più prestigiosi esponenti del mondo accademico che si sono occupati, nei vari ambiti, di cripto attività e blockchain.
Tra questi erano presenti Rossella Esther Cerchia, Head of Knowledge di DLA Piper e Professoressa nell’Università degli Studi di Milano, che ha introdotto e coordinato l’evento, e l’avvocato Antonio Tomassini, tributarista di DLA Piper, che è intervenuto sul tema dell’inquadramento fiscale delle criptoattività nella legge di bilancio: “La legge di bilancio, che regolamenta la fiscalità delle cripto-attività, è un salto in avanti che lascia fuori tutte le questioni che attengono ai soggetti imprenditoriali e ai token che incorporano diritti come gli NFT, per i quali occorre ragionare in termini di corretta imputazione a bilancio e rilevanza IVA”.
“Non va dimenticata” continua Tomassini, autore del Libro “Criptovalute, NFT e Metaverso”, “la summa divisio tra criptovalute (token c.d. vuoti) e token che incorporano diritti, come gli NFT, che scandiscono anche le dinamiche dei Metaversi, per i quali le regole sono ancora tutte da scrivere”. Problematica anche la sanatoria per il passato, posto che “l’art. 25 della Costituzione afferma che nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima della violazione. Sul mondo cripto c’era il più assoluto vuoto normativo e quindi applicare sanzioni ridotte per chi regolarizza e addirittura piene per chi non lo fa appare eccessivamente penalizzante”. Grande sarà poi la sfida per gli operatori in cripto (exchange), “che la legge ora equipara a intermediari finanziari residenti, senza chiarire gli aspetti operativi”.
La legge di bilancio, conclude Tomassini, “riapre il tema qualificatorio delle cripto-attività e impone riflessioni anche extra-fiscali. Occorre infatti accelerare su una compiuta regolamentazione finanziaria, sullo scambio di informazioni e sugli aspetti contabili e IVA del fenomeno”.
