Con ordinanza pubblicata il 3 marzo 2022, il Tribunale di Milano, in sede collegiale, ha respinto definitivamente le domande cautelari proposte da Sanac per far accertare un asserito abuso di dipendenza economica da parte di Acciaierie d’Italia (ADI) e condannare quest’ultima a emettere ordini di acquisto nei suoi confronti.
Il Tribunale ha dichiarato inammissibile il ricorso di Sanac, escludendo di poter emettere “un ordine che imponga ad ADI di concludere contratti di compravendita”. Il Tribunale ha così confermato la precedente ordinanza in sede monocratica del 18 gennaio scorso, con cui aveva anche:
- escluso “che ADI abbia imposto gravose condizioni contrattuali, favorevoli a sé e sfavorevoli a Sanac”;
- riconosciuto che non vi era prova né della “dipendenza economica di Sanac da ADI, né, men che meno”, del fatto che quest’ultima “abbia abusato di tale dipendenza economica”;
- negato che l’asserita “interruzione improvvisa degli ordini di acquisto da parte di ADI possa comportare conseguenze esiziali per l’azienda” ricorrente.
ADI è stata assistita dai professionisti di Cleary Gottlieb Giuseppe Scassellati Sforzolini, Ferdinando Emanuele, Roberto Argeri e Alice de Gasparre, che hanno affiancato i legali della società Fabio Montin e Geraldine Coda.