CBA inaugura, nella sede di Roma, la mostra “In_consistenza” dell’artista Gianna Parisse

Il 21 giugno si inaugura, presso gli uffici romani dello Studio Legale e Tributario CBA la mostra personale dell’artista Gianna Parisse, terzo appuntamento del ciclo “CBA per l’Arte”.

L’ esposizione è parte di un più ampio progetto “CBA per l’Arte che ha visto, nel corso degli ultimi 12 mesi, l’alternarsi di mostre di giovani artisti attivi nel panorama contemporaneo internazionale. Prima di Gianna Parisse hanno infatti esposto presso CBA, Christian Balzano, e l’artista e attivista iraniana Fariba Karimi.

Gli spazi dell’elegante villa liberty di Roma si accordano ad opere di vario formato e tecniche di realizzazione. In questo caso Gianna Parisse presenta la recente ricerca legata al tema della carta, del colore naturale e della fotografia interpretata attraverso una sua personale visione e tecnica. Formatasi come architetto, fa ricerca e pratica la professione per anni fino a quando ha sentito la necessità di completare la sua preparazione specializzandosi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Frequenta il Dipartimento di Grafica d’ Arte seguendo tra gli altri i corsi di produzione di carta artigianale ed estrazione del colore per la produzione di pigmento e tinture. Attualmente è Cultore della Materia per la cattedra di Tecnologie della carta e continua la sua sperimentazione accademica.

Le grandi opere esposte provengono dalla sua collezione privata e sono state presentate in sedi istituzionali quali il Museo Bilotti di Roma e l’Istituto Culturale Coreano di Roma in occasione di mostre di alto contenuto e rappresentative della contemporaneità romana.

Le opere mostrano un punto di congiunzione tra la sperimentazione materica legata alla fermentazione e ossidazione delle tinture di origine vegetale e il disegno rigoroso di estrazione tecnica. Gianna ha una percezione tridimensionale dell’opera artistica e si percepisce nello sfondamento prospettico che i grandi lavori provocano nell’ambiente dove vengono ospitati.

Tra le sperimentazioni sono presenti una serie di immagini naturalistiche realizzate attraverso lo scanner digitale in una inconsueta relazione tra natura e tecnologia. Il risultato è una rarefatta formula fotografica che struggente ricalca la memoria percepita dell’oggetto protagonista ritratto.

La vita personale dell’artista è narrata in tutti i suoi momenti fondamentali, compresi quelli più complessi e difficili da esternare, è sicuramente un lavoro autobiografico forte e consapevole.

Per chi ama la qualità della materia, del tratto e del contenuto è un lavoro che deve essere osservato e compreso nella tranquillità dello spazio espositivo. L’occasione per godere di una mostra piena di suggestioni ospitata in un luogo di grande bellezza raramente accessibile.

L’avv. Stefano Petrecca, partner responsabile della sede di Roma di CBA ha commentato: “Ho creduto nel progetto “CBA per l’Arte” fin dall’inizio e sento di parlare a nome di tutto lo Studio dicendo che è stato un impegno non irrilevante far sì che i nostri spazi di lavoro e di riunione diventassero luogo di accoglienza e di contaminazione fra mondi che, apparentemente, sono distanti: quello del diritto e degli affari e quello dell’arte. In realtà, sia le competenze dei professionisti di CBA in materia di diritto dell’arte e della proprietà intellettuale nonché in materia fiscale e di gestione dei patrimoni, sia i nostri valori ci hanno spinti nella direzione di cercare e offrire spazi di esposizione al talento degli artisti più giovani. Siamo molto fieri di aver concluso il primo ciclo di esposizione potendo dire che, in ognuna delle mostre, abbiamo sublimato entusiasmo e collaborazione”.

La mostra è curata da Riccardo Ajossa; la partecipazione al vernissage, il 21 giugno a partire dalle 18.00, è su inviti.

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