In Foto Alessandro De Palma
Milano, 15 febbraio 2023
Aprica S.p.A. (società del Gruppo A2A) è stata assistita con successo da Alessandro De Palma e Marina Sartor dello Studio Orsingher Ortu Avvocati Associati avanti il Tribunale del Lavoro di Brescia.
Aprica S.p.A. era stata chiamata in giudizio da un dipendente che, dopo esser stato considerato assente ingiustificato dal lavoro per quasi due mesi, senza retribuzione, per essersi rifiutato di esibire il green pass imposta dall’allora normativa emergenziale, aveva invocato una asserita illegittimità costituzionale delle norme rigorosamente rispettate dalla società.
Il Tribunale, con sentenza datata 11 febbraio 2023, dato atto che “correttamente Aprica S.p.a. – sia ai sensi della normativa emergenziale sia secondo il generale principio di cui all’art. 1463 c.c. – si è rifiutata di versare alla controparte la retribuzione richiesta” ha rigettato il ricorso del dipendente (condannato altresì alle spese di lite) precisando come il datore di lavoro “non avrebbe certamente potuto violare consapevolmente una disposizione vincolante di rango primario, sulla base di una mera prospettazione di illegittimità della stessa”. Il Giudice ha inoltre rimarcato la correttezza dell’operato della società, rimarcando che “non sarebbe comunque possibile qualificare come illegittima ora per allora la condotta datoriale ed in particolare l’omesso versamento della retribuzione al dipendente, a fronte della mancata percezione della prestazione lavorativa, rifiutata in ottemperanza alla legge vigente”.
Si tratta di una pronuncia interessante non solo perché i precedenti, sul tema specifico, non sono in realtà così numerosi, ma anche perché segue, a brevissima distanza, le tre pronunce della Corte Costituzionale (sentenze nn. 14/2023, 15/2023 e 16/2023) che hanno affermato la legittimità di quelle norme che hanno imposto l’obbligo vaccinale a carico di determinate categorie di lavoratori, in nome del bene supremo della salute pubblica.
