Nctm – SMART CONTRACTS = CONTRATTI INTELLIGENTI? AVV. CARLO GRIGNANI, PARTNER Nctm

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Il termine smart contracts tecnicamente potrebbe essere tradotto come contratti intelligenti. La verità è
che, nonostante il nome, gli smart contracts non sono dei contratti, dal punto di vista giuridico
naturalmente.
Gli smart contracts sono, dal punto di vista tecnico, dei software, ossia dei programmi per elaboratori. Sono
stati sviluppati per operare sulla base di tecnologia Blockchain, tecnologia che ai fini della presente
richiameremo soltanto per citare le sue caratteristiche principali; ovvero una tecnologia che rende
immodificabili i blocchi che su di essa vengono postati, garantendo quindi oltre che l’immodificabilità, la
segretezza dell’informazione, la sicurezza dell’informazione oltre che una gestione lasciata a un registro c.d.
“diffuso” di utenti.
Perché sono importanti gli smart contracts?
Perché affrontano un’esigenza, se vogliamo, primaria del Diritto; cioè un’illusione, un’utopia del Diritto
ovvero fare sì che i contratti possano essere eseguiti dalle macchine, indipendentemente dalla volontà
umana, indipendentemente dalla volontà delle parti di un accordo, di un contratto quale che sia. Questo
perché? Perché gli smart contracts, applicati alle tecnologie della Blockchain, sono null’altro che una
trasformazione in un formato digitale, in linguaggio di computer, di un accordo che due parti hanno
raggiunto off- line, per così dire.
Perché ricorrere agli smart contracts?

Perché hanno un funzionamento molto semplice: se si verifica la condizione x avviene il fatto y. Quindi,
vengono programmati per adempiere automaticamente alle condizioni che, nel medesimo software sono
state programmate. Quindi, se ricevo un pagamento rilascerò un file, se si verifica un evento di danno in un
contratto assicurativo avverrà il pagamento del relativo premio, e così via. Oppure, in caso per esempio di
un contratto bancario o di un contratto finanziario possiamo immaginare che, al superamento di certi valori
o di certi indici di riferimento, scatti un acquisto o una vendita di titoli.
Questo è ad oggi il futuro. Un futuro che però non ha ancora un riflesso normativo, non vi sono ancora
norme che disciplinano gli smart contracts. Ad oggi, per loro natura e per il fatto di essere automatizzati
nell’esecuzione, si tende a vederne un’applicazione limitata a contratti ad elevata standardizzazione e,
soprattutto, che abbiano un’esecuzione molto semplificata; e, diciamo così, indipendente da troppe fonti
esterne, ovvero dalla volontà delle parti.

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