fatica a coltivare le passioni che avevo una volta, – spiega l’Avv. Federico Sutti,
Managing Partner di Dentons – che erano soprattutto i viaggi, prevalentemente nel
continente africano, il quale è stato sempre la mia passione e oltre alle attività
sportive”.
“Non ho mai fatto attività sportiva a livello agonistico, mi sono sempre divertito: ho
fatto molti sport dalle arti marziali al tennis, dal nuoto all’equitazione, ma sempre a
livello amatoriale. Vorrei tornare però a fare attività sportiva, negli ultimi mesi non è
stato possibile, ma sono sicuro di poter tornare a farlo anche perché ne ho bisogno,
se non altro per mantenere un peso accettabile”.
“Negli ultimi mesi, devo dire la verità, l’hobby che sono riuscito a coltivare forse con
più dedizione è quello del vino perché è molto più facile, in quanto si trovano molto
più tempo ed occasioni. Nel vino ho iniziato prima facendo un po’ di teoria, poi mi
sono reso conto che contava di più la pratica: ho abbandonato la ‘scuola’ e ho
cominciato a provare i vini e sono diventato un integralista per certi versi in quanto
sono fautore della vecchia tradizione italiana: la botte grande, la barrique è vietata
in tutte le sue forme così come il legno nuovo che serve solamente quando il vino
non è buono o bisogna dare un sapore ed un profumo uniforme che il vino non ha
bisogno”.
“Ci sono ancora tanti produttori che lavorano in modo tradizionale e fanno ricerca e
questo è quello che mi interessa. Sono però nella maggior parte piccoli produttori
che fanno poche migliaia di bottiglie. Le quali non sono o sono difficili da trovare sul
mercato. Sono quindi come gli artisti che ancora riescono a fare un prodotto di alta
qualità, mentre ormai si sta andando, anche nel vino, verso un’industrializzazione
del processo”.
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