L’Albania fallisce nel tentativo di ribaltare un lodo arbitrale da €120 milioni

Un tribunale internazionale ICSID, della Banca Mondiale, ha respinto l’istanza di revisione del lodo arbitrale promossa dall’Albania che ha riconosciuto all’unanimità a Francesco Becchetti ed altre persone oltre €120 milioni in danni, costi e interessi.

Nel 2019, il Tribunale arbitrale internazionale ICSID Centro Internazionale per il Regolamento delle Controversie relative ad Investimenti (ICSID) – un ramo della Banca Mondiale – ha ritenuto l’Albania responsabile dell’espropriazione illegittima di Agonset in violazione dell’accordo bilaterale sugli investimenti tra Italia e Albania.

La decisione del Tribunale dell’ICSID, dettagliata e ben motivata, ha condannato l’Albania a risarcire l’italiano Francesco Becchetti e altri soggetti con oltre €120 milioni in danni, costi e interessi maturati.
Inoltre, nel corso della valutazione degli investimenti espropriati, il tribunale ha anche stabilito che il partner albanese di Becchetti, Fuqi Sh.pk, aveva una partecipazione negli investimenti del valore di €30 milioni (esclusi gli interessi).

Il governo albanese aveva recentemente fatto un terzo tentativo di rovesciare il lodo, sostenendo che una sentenza emessa dai tribunali locali in Albania aveva fornito “nuovi fatti” sufficienti a rivedere la sentenza. La sentenza e il processo che l’ha accompagnata sono stati inficiati da gravi violazioni del giusto processo: la cosa più scioccante è che la polizia albanese ha rimosso e bloccato gli avvocati della difesa dall’aula negli ultimi giorni del processo, impedendo loro tra l’altro di presentare le arringhe conclusive.

L’imprenditore Becchetti ha sostenuto che la sentenza emessa dai tribunali albanesi non conteneva alcun “nuovo fatto”, come richiesto per avviare una revisione del lodo, anche perché la sentenza trattava questioni che erano state ampiamente esaminate nel procedimento originale. Piuttosto, la sentenza era la continuazione della campagna illegale di persecuzione politica del governo albanese nei confronti di Becchetti e delle altre persone coinvolte.

Con un’altra decisione unanime, il Tribunale ha espresso parere favorevole a Becchetti e ha respinto la richiesta dell’Albania di rivedere il lodo di oltre €120 milioni.

Un portavoce di Becchetti ha commentato: “Le azioni del governo albanese, che ha trasformato le accuse penali politicamente motivate contro Becchetti in una discutibile sentenza del proprio tribunale, non sono altro che un chiaro tentativo di riaprire il lodo arbitrale di €120 milioni contro l’Albania. Siamo soddisfatti che il tribunale abbia dato ragione a Becchetti e siamo ansiosi di lasciarci alle spalle questa controversia”.

L’avvocato di Becchetti, Catherine Amirfar, partner dello studio legale internazionale Debevoise & Plimpton LLP, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti che il tribunale arbitrale abbia respinto il tentativo del governo albanese di rivedere il lodo arbitrale di €120 milioni di Becchetti”.

Ha proseguito: “Questo lodo rappresenta un forte rimprovero alla condotta illegale delle autorità albanesi nel perseguire i media indipendenti e ricorda a tutti noi l’imprescindibilità dello stato di diritto”.

L’istanza di revisione dell’Albania è stata l’ultima via disponibile ai sensi della Convenzione ICSID per contestare il lodo del 2019, che rimane definitivo e vincolante, e sanciva la richiesta al governo albanese di pagare l’intero importo di €120 milioni a Becchetti e agli altri attori della vicenda.

Becchetti ha commentato: “La persecuzione politica dell’Albania ha sconvolto la mia vita e quella della mia famiglia, costringendomi a vivere in esilio nel Regno Unito per quasi 10 anni. Il Tribunale ICSID, dopo quasi 10 anni, ha sancito all’unanimità che Edi Rama e il suo governo hanno messo in atto contro di me una delle peggiori persecuzioni politiche della storia contemporanea europea e che le accuse penali sono totalmente infondate. Il mio primo pensiero va a poche e fondamentali persone che mi hanno sostenuto, la mia famiglia, il mio straordinario avvocato Catherine Amirfar e il grande team dello studio Debevoise & Plimpton LLP. Vorrei anche estendere i miei ringraziamenti ai tribunali inglesi, che mi hanno protetto da questa incredibile persecuzione. Visto che il governo albanese è venuto meno ai suoi obblighi, illegalmente da quattro anni, mi aspetto ora che il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che ha fondato la sua attività politica sulla difesa della nazione italiana e dei suoi cittadini, intervenga immediatamente attraverso la protezione diplomatica prevista dall’art. 27.1 della Convenzione ICSID e dalla Corte Costituzionale Italiana 238/2014, fino a quando il premier Edi Rama e il suo governo non interromperanno immediatamente a 360 gradi la persecuzione politica e pagheranno l’ingente somma di danni dovuti come previsto dal Lodo.

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