IP Day 2023 da Trevisan & Cuonzo: riconoscere e valorizzare il ruolo delle donne nell’attività inventiva

In foto Daniela Ampollini

“Women and IP: Accelerating innovation and creativity” è stato il tema scelto dalla WIPO (l’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale) per l’IP Day 2023, la giornata mondiale dedicata alla proprietà intellettuale che ricorre ogni 26 aprile. 

Trevisan & Cuonzo, studio legale specializzato in diritto industriale e commerciale, ha approfondito il tema durante un convegno che si è svolto ieri, mercoledì 26 aprile, giusto in occasione dell’IP Day 2023, presso la propria sede milanese. L’incontro, organizzato in collaborazione con lo studio inglese Carpmaels & Ransford, ha visto la partecipazione di alcune responsabili IP di aziende, italiane e internazionali, che si occupano di invenzioni in vari settori industriali. 

Materiale utile per la discussione è stato il rapporto “Women’s participation in inventive activity”– pubblicato nel novembre 2022 dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) – secondo il quale il Women Inventor Rate (WIR) nei Paesi membri della Convenzione Europea dei Brevetti è in media del 13,5%. In altre parole, solo poco più di un’invenzione brevettabile su 10 è firmata da una donna. 

I progetti che incentivano le ragazze e le giovani donne a studiare le materie STEM sono fondamentali. Ma è tutto qui? Cosa succede una volta che queste ragazze e giovani donne si sono laureate in materie STEM e hanno ottenuto un posto di lavoro in aziende pubbliche o private? Quali sono le barriere che impediscono di entrare nei gruppi di ricerca e sviluppo, di rimanervi, di ottenere credito quando vengono presentate proposte di ricerca? Le donne impegnate in ricerca comprendono adeguatamente l’importanza che partecipare ai processi di brevettazione ha per le loro carriere, ed in generale per far sì che un più ampio spettro di innovazione attragga investimenti ed arrivi sul mercato, a beneficio della società nel suo complesso?  

Lavoriamo quotidianamente e con passione con i titolari di brevetti per proteggere i loro diritti, consapevoli che il sistema brevettuale è un potente strumento per promuovere l’innovazione. Oggi vogliamo dare il nostro contributo per sensibilizzare e stimolare la discussione sulla necessità di colmare il divario di genere nell’attività inventiva e nei processi di brevettazione, con l’ambizione di avviare un percorso che ci auguriamo possa portarci a comprendere meglio le ragioni del divario e a proporre buone pratiche per colmarlo” commenta l’Avv. Daniela Ampollini, partner di Trevisan & Cuonzo, che aggiunge “È fin troppo intuitivo, ma anche supportato dai dati della ricerca, che un WIR più alto significherebbe più attività inventiva sia in termini di quantità che di diversità, permetterebbe di risolvere bisogni e problemi che gli inventori uomini affrontano troppo poco o non affrontano affatto, aumenterebbe l’ampiezza e l’inclusività della tecnologia, con ovvi benefici per la società nel suo complesso. Tutti devono fare la loro parte per colmare i divari di cui la nostra società soffre, e anche noi abbiamo deciso di interrogarci e provare a dare un contributo pratico. Oggi sono emersi tantissimi spunti degni di approfondimento. Possiamo già dire che promuoveremo a breve altre iniziative”. 

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