Eversheds Sutherland vince al TAR in materia di concessioni di servizi e costi manodopera

In foto Giuseppe La Rosa

Milano, 24 luglio 2023

Il team di Diritto Amministrativo di Eversheds Sutherland Italia, guidato dal partner Giuseppe La Rosa, supportato dal senior associate Gianluigi Delle Cave, ha assistito la società Cafè Express S.r.l. nel giudizio avanti il TAR Sicilia, Catania, avverso il provvedimento di esclusione da una gara per l’affidamento della concessione di servizi di distribuzione di bevande calde, fredde e snack mediante distributori automatici. In particolare, la S.A. disponeva detta esclusione in virtù dell’asserita omissione, nell’offerta economica della ditta ricorrente, dell’indicazione dei costi della manodopera e degli oneri aziendali concernenti l’adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ai sensi dell’art. 95, comma 10, d.lgs. n. 50/2016.

Nell’accogliere le censure formulate dalla Società, il TAR Catania, sez. II, con sentenza n. 2273/2023, pubblicata il 21 luglio 2023, in piena aderenza alle tesi dello Studio, ha evidenziato, anzitutto, come le norme della Parte II del d.lgs. n. 50/2016 – tra cui rientra l’art. 95, comma 10, cit. – non possono puntualmente disciplinare (anche) l’affidamento di concessioni, ma soltanto “per quanto compatibili” con la scelta del diverso strumento tecnico-giuridico della concessione stessa (piuttosto che dell’appalto), di guisa che la loro applicazione deve necessariamente ponderarsi caso per caso.

Secondo il Collegio, quindi, dal momento che oggetto della specifica vicenda contenziosa è una concessione di servizi da espletarsi mediante “distributori automatici”, la disposizione di cui all’art. 95, comma 10, cit. non risulta compatibile – in assenza del concreto impiego di manodopera per lo svolgimento del servizio – con quei “requisiti generali e speciali e motivi di esclusione” previsti per l’aggiudicazione di un appalto di servizi, con la conseguenza che l’omessa indicazione dei costi assunzionali non incide né sulla “qualità e affidabilità delle prestazioni” oggetto della concessione, né sulla “libera concorrenza” fra gli operatori economici.

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