STUDIO VERNA – IL CODICE DELLA CRISI D’IMPRESA, LE NOVITA’ NEGLI ASSETTI ORGANIZZATIVI Dott. Stefano Verna, Dottore Commercialista e Socio Studio Verna

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Dopo tanta attesa a gennaio è stato finalmente pubblicato il Codice della crisi d’impresa e molte delle
novità, cioè quelle prettamente inerenti alla crisi, entreranno in vigore da agosto 2020 ma molte delle
innovazioni si applicano già da marzo 2019 per la maggior parte delle imprese e società.
Diciamo che il principio cardine che ha guidato il Codice della crisi è quello del principio che l’imprenditore
nella gestione di impresa deve dotarsi di un adeguato assetto organizzativo. Anzi, per essere precisi,
organizzativo, amministrativo e contabile.
Sembra un principio banale; però è un po’ un “richiamo all’ordine” perché è importante che gli imprenditori
affrontino le proprie attività in forma organizzata sotto tutti i punti di vista, non solo per la gestione e
quando parlo di imprenditori per la società si intende gli Amministratori che gestiscono le società e che
sono responsabili delle attività delle società.
L’assetto organizzativo adeguato deve essere finalizzato appunto non solo alla gestione dell’attività ma
anche per la prevenzione della crisi; quindi è importante che gli strumenti che l’Imprenditore pone in essere
per la propria organizzazione imprenditoriale siano tempestivamente pronti a identificare i momenti in cui
la crisi sta per insorgere. E una volta che questi strumenti la identificano, l’Imprenditore deve anche
attivarsi tempestivamente e, a quel punto, si applicheranno quegli strumenti che entreranno in vigore da
agosto del 2020; ma, nel frattempo, già oggi gli Imprenditori devono attrezzarsi per avere un assetto
adeguato e questo ovviamente ha delle ripercussioni sulla responsabilità degli Amministratori nell’ambito
delle loro attività e anche ripercussioni nella governance. Che deve adeguarsi in base alle novità introdotte
dal Codice della crisi a livello anche di controllo.

Da dicembre 2019 le società molte delle società che prima erano esonerate dall’obbligo dovranno
strutturarsi con un controllo contabile oppure con un controllo sulla gestione, quindi decidere se avere il
collegio sindacale che abbia anche la revisione legale dei conti o solamente la revisione legale dei conti.

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