MILANO DESIGN WEEK 2019 – DESIGN NO BRAND Il libro di Anna Pellizzari “Neomateriali nell’economia circolare”

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“Salone del Mobile Milano Fabbrica del Vapore, siamo con
Anna Pellizzari di Material connexion ed Autrice di un libro molto prezioso sul recupero dei materiali
secondo le logiche dell’economia circolare. Chiediamo qualche particolare in più direttamente all’Autrice.”
Allora il libro che è uscito nel 2017; è il primo di una collana edita da Edizioni Ambiente che parla di
materiale e di economia circolare, e dal punto di vista delle materie prime il libro che ha curato io così come
i libri successivi approfondiscono determinati settori come la moda, l’automotive, il packaging.
Nel libro i materiali sono trattati da un punto di vista delle materie prime e, conseguentemente, vengono
raggruppati da un punto di vista dell’economia circolare in tre grandi gruppi; che sono quello di biomateriali
di origine rinnovabile ed organica, quelli che abbiamo chiamato neoclassici che sono materiali
classicamente riciclati, di cui esiste già una filiera consolidata e che conosciamo tutti perché sono quelli che
alla fine ci troviamo sotto il lavello quando dobbiamo separarli ovvero: carta, plastica, alluminio, metalli in

genere, vetro. E poi un terzo gruppo che è composto dai materiali, diciamo, un po’ più particolari che noi
abbiamo chiamato ex novo; e che sono quelli che cercano di recuperare dei materiali, delle materie prime
che sembrerebbero proprio a fine vita, cioè il senso di materiali senza speranza.
Ad esempio oggi, al Salone satellite, ho avuto l’occasione di vedere uno di questi materiali ex novo che
recupera i fanghi dei porti. Cioè, alla base dei portici si accumulano dei detriti di materiale che vanno a
sollevare il livello delle acque e vanno dragati e vanno portati via. Questa azienda recupera questi fanghi e
ne fa mattoni, pavimentazioni e degli altri materiali di questo tipo.
Quindi il tuo libro per chi è stato pensato? Per chi l’hai scritto?
Diciamo che è un libro che vuole rivolgersi sia ad un pubblico generalista, cioè a tutte le persone che sono
interessate ad approfondire meglio la tematica del rifiuto come non rifiuto, ma come possibile nuova
materia prima.
E poi anche gli specialisti. Ad esempio La Sapienza. Una classe della Sapienza del corso di Design, l’ha
adottato per un corso; quindi è anche un libro che può essere utilizzato per finalità didattiche.

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