Con la sentenza 624 del 19 gennaio 2022 il TAR Roma – dopo quasi 8 anni di pronunciamenti negativi – ribalta un suo precedente orientamento in materia di riconoscimento dell’incentivo per un impianto fotovoltaico, all’esito di un ricorso proposto con il patrocinio dell’avv. Germana Cassar, partner di DLA Piper.
Il TAR Roma ha statuito che l’erronea dichiarazione nella domanda di iscrizione sottoscritta dal ricorrente della sussistenza di un criterio di priorità per la formazione della graduatoria (nel caso di specie, asservimento dell’impianto all’attività produttiva) non è un motivo sufficiente per determinare il rigetto della domanda di riconoscimento della tariffa incentivante, quando è dimostrato che quel criterio di priorità non ha giocato alcun ruolo per l’inserimento dell’impianto in posizione utile in graduatoria.
Il TAR ha anche chiarito che l’erroneità della dichiarazione non integra automaticamente una “falsa dichiarazione”, in quanto l’affermazione secondo cui l’impianto “sarà asservito” ad attività produttiva integra una dichiarazione di intenti circa una situazione futura, sulla cui effettiva verificazione possono influire anche circostanze estranee al dominio dell’interessato e dallo stesso non prevedibili.
