Il “Decreto Salvini” sulle carte d’identità è illegittimo e viola le norme sulla privacy: il Tribunale di Roma lo disapplica

Il Tribunale di Roma ha dato ragione a una coppia di mamme, assistite dall’Avv. Vincenzo Miri dello Studio legale Confortini, Presidente di Rete Lenford, e dall’Avv. Federica Tempori dello studio Legale Mazzarri–Tempori–Manzi, socia di Famiglie Arcobaleno, condannando il Ministero dell’interno ad emettere la carta di identità della figlia con la dicitura “Genitori”, rappresentando correttamente la propria famiglia, al posto della dicitura “Padre e madre” che era stata introdotta dal decreto del Ministero dell’Interno del 31 gennaio 2019 per indicare i nominativi delle persone esercenti la responsabilità genitoriale sulle carte di identità elettroniche rilasciate a persone minorenni, anche nei casi di famiglie composte da due mamme o da due papà.

Questo importante risultato è stato ottenuto anche grazie ad un gruppo di lavoro all’interno di Rete Lenford, composto da diversi professionisti e coordinato dal socio Avv. Mario Di Carlo, presidente di EDGE e partner dello Studio legale Ristuccia Tufarelli, e dal socio Avv. Tommaso Mauro, partner dello Studio legale PANETTA, che già nella fase di discussione del decreto ministeriale si era da subito attivato per analizzare le criticità giuridiche del nuovo provvedimento, anche in punto di diritto alla protezione dei dati personali.

È possibile consultare il testo dell’ordinanza del Tribunale di Roma al seguente link.

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