Herbert Smith Freehills, il Covid-19 sfida l’applicazione delle norme Antitrust

Milano, 23 marzo 2021 

La crisi dovuta alla pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto economico notevole a livello globale e ha obbligato interi settori a ridefinire la propria offerta sul mercato e a trovare, talvolta nelle forme di mutua cooperazione tra imprese, un argine temporaneo alla crisi generalizzata. In Italia e in Europa, le Autorità Antitrust hanno dimostrato- sin dai primi mesi della pandemia – di essere reattive all’emergenza sanitaria ed economica in corso, rinforzando i propri controlli a tutela dei mercati e dei consumatori ma anche prendendo in considerazione l’impatto della pandemia su quei settori più economicamente esposti e vulnerabili ai rischi della recessione.

Mentre si registrano provvedimenti di legge eccezionali che hanno sospeso l’applicazione di alcune norme antitrust in settori strategici – come l’esenzione temporanea delle norme antitrust per le compagnie aeree nazionali in Norvegia o la sospensione, in vigore per alcuni mesi, dei poteri dell’AGCM in caso di concentrazioni riguardanti imprese con perdite di bilancio operanti in mercati caratterizzati da alta intensità di manodopera o di interesse economico generale – le autorità antitrust hanno piuttosto fornito chiarimenti alle imprese in tema di cooperazione e talvolta semplificato ed alleggerito oneri amministrativi. Inoltre, gli effetti della pandemia sono stati tenuti in considerazione nell’ambito dell’applicazione delle sanzioni.

L’adattabilità al contesto di emergenza da parte delle Autorità italiane, europee ed internazionali è stato un segnale forte, di volontà e attenzione”, ha spiegato Francesca Morra, Partner dell’ufficio milanese di Herbert Smith Freehills. 

Con riferimento alle sanzioni, in Italia, ne sono un esempio alcuni provvedimenti adottati dall’AGCM: a settembre 2020, l’Autorità ha infatti emanato un provvedimento nei confronti di quattro società di taxi di Napoli, che avevano impedito alle proprie flotte di autisti di utilizzare alcune appterze (“piattaforme aperte”) per le prenotazioni delle vetture. Con provvedimento n. 28352/2020, l’Autorità Antitrust italiana ha condannato le quattro società per la condotta collusiva, in contrasto con l’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), ma, nel definire l’ammontare della sanzione, ha applicato una notevole riduzione della stessa,diminuita dell’80% – proprio a riconoscimento del durissimo impatto della crisi sul settore dei trasporti, in particolare sul servizio di taxi.

Analogamente, con provvedimento n. 28495 del 22 dicembre 2020 l’AGCM ha sanzionato, per abuso di posizione dominante, il gruppo TicketOne per aver posto in essere sin dal 2013 una strategia escludente nel mercato della vendita di biglietti per eventi live di musica leggera. L’AGCM, però, nel calcolare la sanzione ha applicato una riduzione pari al 70%,considerate le oggettivedifficoltà in cui versa l’economia mondiale e, in particolare, le imprese del settore.

Le decisioni adottate dall’AGCM sono interessanti sotto diversi aspetti” ha commentato Francesca Morra. “In primo luogo, per la riduzione così significativa della pena pecuniaria, a copertura della quasi totalità della sanzione prevista. In secondo luogo, perché con grande determinazione e ragionevolezza hanno considerato le difficoltà attuali e prospettiche dei settori interessati, allontanandosi dall’applicazione rigorosa delle Linee Guide in materia di sanzioni, come peraltro ammesso dalle stesse Linee Guida in circostanze eccezionali”.

In foto Francesca Morra, Partner di Herbert Smith Freehills.

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