Milano, 29 giugno 2022
Clifford Chance celebra il mese del Pride con l’evento Arcus Pride Art, una mostra espositiva di opere d’arte – giunta ormai alla 16esima edizione – organizzata ogni anno a livello globale attraverso il Gruppo Arcus, la rete internazionale LGBTQ+ dello Studio, per celebrare i valori di diversità e inclusione.
Dopo due anni di pandemia, in cui è stato necessario organizzare la mostra solo in modalità virtuale, Clifford Chance torna ad ospitare l’evento in presenza nel mese di giugno in vari uffici nel mondo, tra cui Milano, Amsterdam, Hong Kong, Londra, Madrid, Monaco, Newcastle, New York, Parigi, Singapore, Sydney, Tokyo, Varsavia e Washington.
“Community” è il tema che ispira l’edizione di quest’anno: un invito a riflettere sull’importanza della comunità come veicolo di inclusione e sostegno reciproco, soprattutto dopo il periodo di forzato isolamento imposto dalla pandemia.
«Sono molto orgoglioso di inaugurare l’Arcus Pride Art. Nelle ultime 16 edizioni, questo evento ha contribuito a sensibilizzare sull’importanza dell’uguaglianza in ambito LGBTQ+ e ha ispirato molti di noi a fare leva sulle proprie competenze per contribuire a raggiungere questo importante obiettivo» – ha commentato Charles Adams, Global Managing Partner di Clifford Chance. «La legge ricopre un ruolo fondamentale nella campagna per l’uguaglianza LGBTQ+: mentre celebriamo insieme i valori del Pride, ci impegniamo a fare tesoro dei successi raggiunti per continuare a sostenere la lotta contro ogni forma di discriminazione».
In Italia, Clifford Chance presenta un’esposizione di immagini della fotografa reportagista Bruna Rotunno. La mostra è curata da Patrizia Madau della galleria Tallulah Studio Art.
Le opere ritraggono la collettività e il suo valore: le immagini sono intense, vibranti e intime, riflettono una esplorazione del mondo e della sua umanità. L’artista si concentra sui ritratti e sullo storytelling, esplorando e trascendendo i generi, alternando la sensibilità visionaria all’immediatezza del reportage e stimolando riflessioni sul senso di “Comunità”, intesa come veicolo di coesione e condivisione.
Ed è proprio con questo spirito che, tra le varie iniziative a supporto della comunità LGBTQ+, lo Studio in Italia ha deciso di sostenere Casa Arcobaleno, un progetto nato dalla collaborazione tra il Comune di Milano e la cooperativa sociale Spazio Aperto Servizi, che accoglie persone discriminate dalle famiglie di origine per il loro orientamento sessuale, l’identità di genere o per il percorso di transizione avviato.
«L’impegno dello Studio a favore della diversità ha radici lontane e costituisce un elemento imprescindibile del nostro sistema valoriale, nonché un fattore di successo fondamentale per il nostro business» – afferma Giuseppe De Palma, Managing Partner di Clifford Chance in Italia. «Siamo dunque estremamente orgogliosi di partecipare, ancora una volta, a questa iniziativa globale, uno dei nostri eventi di maggior successo in ambito Diversity & Inclusion, con l’obiettivo di continuare a valorizzare la diversità attraverso l’espressione artistica che, per sua stessa natura, si presta a idee e approcci diversi, inclusivi, aperti e innovativi».
«L’Arcus Pride Art è un modo innovativo per contribuire all’inclusione. È fin troppo facile pensare che in alcuni paesi e luoghi di lavoro la discriminazione LGBTQ+ sia stata eliminata. Campagne come questa ci ricordano che il cambiamento avviene solo quando lottiamo per ottenerlo» – ha aggiunto Tiernan Brady, Global Head of Inclusion. E conclude: «Da sempre l’arte e la legge sono al centro del progresso LGBTQ+ e per noi in Clifford Chance rappresenta la combinazione perfetta per portare avanti la campagna contro le discriminazioni. Quest’anno, con il tema “Community”, le nostre mostre riflettono il modo in cui l’espressione artistica sia in grado di creare visibilità, sostenere l’uguaglianza, evidenziare le ingiustizie e favorire la comprensione reciproca».
- Cliccare qui per prendere visione delle virtual gallery Arcus Pride Art 2022 dei vari uffici del network Clifford Chance che ospitano la mostra.
- L’edizione italiana è invece disponibile a questo link.
