AVV. NARDO – GLI OBIETTIVI DELLA MIA PRESIDENZA AL CONSIGLIO DELL’ORDINE AVVOCATI MILANO Avv. Vinicio Nardo, Presidente Ordine degli Avvocati di Milano

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“Ordine Avvocati Milano. Abbiamo il piacere di intervistare il Presidente neo-eletto, l’Avvocato Vinicio Nardo. La mia domanda è: sei diventato da poco Presidente di un Ordine con 25 Consiglieri, un Dirigente dedicato, quasi 40 Dipendenti che lavorano per rendere un servizio ad una fetta consistente all’Avvocatura italiana. Ma dove vogliamo andare, quali sono gli obiettivi della tua Presidenza e del tuo mandato, da qui ai prossimi quattro anni?”
Premesso che i Dipendenti adesso penso siano 40, ma esattamente non so quanti sono, li ho trovati così e
non sono; come dire assunti in funzione di altri obiettivi.
Un Ordine è una struttura, è una piccola azienda che gestisce tutta un’attività amministrativa che le compete
e che necessita di queste persone: sono 20.000 gli Avvocati iscritti a Milano; e quindi c’è tanto da fare.
Dopodiché, è già un Ordine strutturato che fa tanto sul piano della formazione, sulla creazione di istituti di
mediazione, di altri tipi di istituto e quindi che necessita di personale, dopodiché abbiamo degli obiettivi
che sono quelli di, ovviamente sul piano della formazione, dare una formazione che merita un Ordine come
quello di Milano e quindi una formazione specialistica molto avanzata.
Abbiamo l’obiettivo di fronteggiare, non solo di subire ma anche di cercare, per quanto possibile, di
anticipare l’ intelligenza artificiale che sta cambiando il mondo.
Questo banalmente non soltanto con una Commissione dedicata all’intelligenza artificiale, che abbiamo
creato nel Consiglio, ma anche creando una serie di rapporti anche con le Università. Ad esempio, mi
piacerebbe moltissimo se le Università di Milano insieme con noi e insieme anche con altre realtà della città
fossero in grado di avviare un percorso di studi magistrali sul modo di pensare il Diritto nell’era della
tecnologia.

E poi c’è il grande tema dei giovani Professionisti: noi dobbiamo creare delle opportunità, non banalmente
di lavoro, ma dobbiamo dare ai giovani la possibilità di capire che il lavoro si esaurisce da qualche parte e si
crea da qualche altra parte; e questo avverrà sempre più spesso nella nuova società che ci attende.
Bene; grazie Presidente e buon lavoro.

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