La norma risponde ad interessi di carattere generale, perché garantisce sia la qualità della giustizia che la libertà e la dignità degli Avvocati
L’Unione Nazionale delle Camere civili (UNCC), l’associazione maggiormente rappresentativa degli avvocati civilisti italiani, in vista della prossima votazione alla Camera della legge in tema di Equo Compenso per le prestazioni rese dai liberi professionisti iscritti ad Ordini e Collegi, ne chiede al Parlamento ed alle forze politiche l’approvazione.
Pur trattandosi di una legge sicuramente perfettibile, un compenso equo, nel settore della giurisdizione, si rende necessario per garantire la qualità della giustizia e non solo la libertà e la dignità degli Avvocati, necessari partecipi di una giustizia giusta, migliore e ragionevolmente veloce.
Il provvedimento, quindi, risponde ad interessi di carattere generale, laddove tutela il decoro professionale di coloro che sono chiamati a difendere i cittadini e le imprese.
Inoltre, in un momento in cui vi è uno sforzo finanziario ed organizzativo imponente per migliorare l’efficienza della giustizia, l’approvazione di tale norma appare indispensabile, perché costituisce un presupposto necessario per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR.