Trevisan & Cuonzo difende “La Gazzetta del Mezzogiorno” e i suoi 133 anni di storia

In Foto Vincenzo Acquafredda.

Milano, 22 novembre 2021 – Con provvedimento emesso venerdì 19 novembre, il Tribunale di Bari – Giudice Dott. Michele De Palma, ha disposto inaudita altera parte l’inibitoria nei confronti di Ledi S.r.l. dall’uso del marchio/testata/nome a dominio “la nuova Gazzetta di Puglia e Basilicata” ritenendolo altamente confondibile rispetto al marchio anteriore “La Gazzetta del Mezzogiorno – La Gazzetta di Puglia – Corriere delle Puglie” e ritenendo integrata altresì l’ipotesi di concorrenza sleale confusoria. L’udienza di discussione per la conferma, modifica o revoca del provvedimento è fissata per il prossimo 2 dicembre.

La richiesta cautelare è stata formulata dalle Curatele fallimentari di Mediterranea S.p.a. (proprietaria della testata e dei marchi de “La Gazzetta del Mezzogiorno“) e di Edisud S.p.a. (storico editore dello stesso giornale), nonché da Ecologica S.p.a. (terzo assuntore del concordato fallimentare di Mediterranea) – assistite dallo Studio Trevisan & Cuonzo con il socio Vincenzo Acquafredda e con il senior associate Domenico Anacleto – , nei confronti di Ledi S.r.l. Quest’ultima ha avviato la propria autonoma iniziativa editoriale con il marchio / testata “la Nuova Gazzetta di Puglia e Basilicata” dopo la gestione temporanea, come affittuaria del ramo d’azienda di Edisud, dell’attività editoriale de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

Il caso si segnala per la storicità del marchio “La Gazzetta del Mezzogiorno“, ritenuto bene di “interesse storico particolarmente importante” con provvedimento di vincolo del 18 settembre 2020 della Soprintendenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. La Soprintendenza stessa ha dichiarato tale marchio “segno distintivo della testata e dei valori e dei significati da essa testimoniati nel corso della sua esistenza e che, oltre ad essere espressione della qualità del prodotto, risulta evidentemente diffuso anche a livello nazionale venendo, pertanto, a godere di una tutela forte“.

L’avvocato Vincenzo Acquafredda precisa quanto segue: “il procedimento di urgenza avviato dalle nostre Assistite contro Ledi S.r.l. ha esclusivamente la finalità di tutelare il patrimonio di 133 anni di storia del giornalismo incarnato nella gloriosa testata de “La Gazzetta del Mezzogiorno”. È quindi senza dubbio un’azione a tutela della libertà di stampa, del pluralismo dell’informazione e di una grande istituzione culturale del nostro Mezzogiorno quale è la “Gazzetta”.

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