STUDIO LA SCALA – WELFARE

“L’iniziativa Welfare che lo Studio ha adottato ormai più di un anno fa, e che ha visto essere il 2017 un anno
consuntivo di questo progetto, – spiega l’ Avv. Christian Faggella, Managing Partner dello Studio Legale La
Scala – è stato uno degli elementi di particolare innovatività per il nostro Studio. Si tratta di dare un po’ di
concretezza e un po’ di coerenza a una propensione generica, spesso sembra essere molto condivisa, ma
che poi nei fatti va alimentata con iniziative concrete. Nel nostro caso l’iniziativa è quella di mettere a
disposizione di tutta la componente dello Studio, di dipendenti e di collaboratori, di un plafond di denaro
che lo Studio stanzia a favore di iniziative che vanno a supporto della famiglia, al supporto delle nascite,
oppure semplicemente a una dimensione welfare della persona”.
“Sostanzialmente, quello che noi abbiamo fatto è stato individuare degli insiemi di esigenze e dare una
risposta a queste esigenze immediate. Abbiamo quindi stanziato un budget per il bonus bebè, che consente
di erogare un bonus di mille euro ad ogni nascituro in Studio, abbiamo la possibilità di erogare dei budget
per la partecipazione a iniziative scolastiche, parascolastiche e di sostegno della scolarità”.
“Non abbiamo voluto limitare questa visione solamente alla famiglia, anche perchè in Studio ci sono
evidentemente molti single e molti soggetti che non hanno una famiglia, quanto meno nel senso
tradizionale del termine; e quindi non hanno bisogno di un supporto alla scolarità o alla natalità, e per loro
c’è invece la possibilità di destinare un budget per esigenze che vanno dalla iscrizione in palestra, alla cura
della persona, alle spese più varie. Questo avviene nel totale anonimato di un sistema che gestisce in
maniera professionale e su una piattaforma, le richieste. Nel corso del 2017 abbiamo dato risposta a
esigenze provenienti da circa 190 collaboratori e dipendenti, avendo stanziato circa 100 mila euro di budget
per le varie iniziative”.

“Siamo veramente molto felici, vogliamo potenziare il percorso nel corso del 2018, e siamo anche molto
felici di aver potuto operare senza un distinguo tra Dipendenti e Collaboratori – cioè Professionisti a partita
iva, perché per noi era importante che questa nostra propensione alla qualità della vita non avesse un
distinguo di tipo giuslavoristico, ma fosse veramente destinata alle persone”.

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