Studio CBA: nasce il team dedicato alla Green Economy

Lo studio CBA annuncia la creazione di un team di avvocati e commercialisti che si focalizzerà  sulle tematiche “green”. Il team sarà guidato dal socio Francesco Assegnati, dalla counsel Milena Prisco. Del team fanno parte anche gli associate Kateryna Fedorova, Emanuele Guadalupi e Riccardo Marini.

 Il team ha un’esperienza consolidata nei settori real estate, corporate, energy e regolamentare. Convinti che la green economy sia il presente nonché un fattore imprescindibile per il  futuro sviluppo economico finanziario, il team – caratterizzato da competenze multi-disciplinari – guarda in particolare al mercato sia degli investitori / operatori finanziari (fondi immobiliari e di capitali privati), sia delle imprese,  con un  particolare focus, ai temi dell’efficientamento energetico, della corporate governance e dei processi di investimento per l’implementazione dei fattori ESG e della green finance.

 Il 12 gennaio è stato approvato da parte del Consiglio dei Ministri il “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (PNRR) ovverosia l’ultima bozza di Recovery Plan – più volte ritoccato e con 144 miliardi di risorse in più – prima dell’approdo all’esame di Bruxelles e il team CBA ritiene cruciale il fatto che nel PNRR la quota più alta delle risorse sia stata assegnata al “Green”. Infatti, alla missione denominata “rivoluzione verde e transizione ecologica”, tra nuove risorse e risorse in essere, sono stati assegnati ben 66,59 miliardi di euro (di cui 5,20 miliardi per l’“Impresa verde e l’economia circolare”, 17,53 miliardi di euro per la “transizione energetica e la mobilità locale sostenibile”, 29,03 miliardi di euro per la “efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici e 14,83 miliardi di euro per la “tutela e valorizzazione del territorio e della risorsa idrica”). Il PNRR si inserisce nello storico accordo per finanziare con 750 miliardi l’iniziativa Next Generation EU (“NGEU”) autorizzato dalle istituzioni europee e dalla Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen. NGEU è la grande occasione per lo sviluppo italiano di questo decennio, che chiama il Paese a uno sforzo collettivo e urgente. Lo strumento per realizzare questo sforzo nazionale, è appunto il PNRR che può rendere l’Italia un Paese più sostenibile e inclusivo, con un’economia più avanzata e dinamica. Con il PNRR, l’Italia diviene protagonista del Green Deal europeo.

 Francesco Assegnati ha commentato: “L’’Unione Europea ha deciso di agire su ogni settore dell’economia e della finanza al fine di attuare una politica volta a perseguire un futuro verde e sostenibile con il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050 e di una serie di obiettivi ambientali e sociali. Sul solco delle previsioni dell’Accordo di Parigi sul Clima (2015) e dall’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030, con il “Green Deal”, piano europeo degli investimenti per lo sviluppo sostenibile, si punta a movimentare 1 trilione di Euro entro il 2030 all’interno della Comunità Europea. Secondo le stime della UE, entro il 2050 tutte le imprese all’interno dei confini europei dovranno valutare e classificare i loro asset attraverso specifici parametri basati sulla sostenibilità. Le missioni nell’utilizzo delle risorse riguarderanno sei aree principali di azione, che hanno come comune denominatore l’ambiente, quali, ad esempio, innovazione e competitività del sistema produttivo, infrastrutture per la mobilità ecc., e per il cui sviluppo i criteri di ESG e di sostenibilità sono di fondamentale importanza e di imprescindibile valore”.

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