Una tassa piatta che sale, una città che corre, un Paese che si interroga: tra valigie pronte e calcoli sul retro di una ricevuta, il 2026 promette di cambiare il gioco per chi sceglie l’Italia come casa.

Milano si posiziona come epicentro di un fenomeno in crescita, attirando manager e imprenditori con la promessa di una flat tax vantaggiosa sui redditi esteri e una qualità della vita in ascesa. Quartieri prestigiosi come Brera e Porta Nuova si arricchiscono di nuovi residenti, segno di un interesse crescente verso il prime real estate milanese. Il Knight Frank Wealth Report evidenzia un incremento dei prezzi delle abitazioni di pregio del 5%, con prospettive altrettanto positive per il 2026. Questo trend non è solo una questione di estetica urbana, ma il risultato di un ecosistema che include scuole internazionali, aeroporti efficienti e servizi di alto livello.
Il regime dei nuovi residenti, introdotto nel 2017, ha giocato un ruolo chiave in questo processo, offrendo un’imposta sostitutiva forfettaria sui redditi prodotti all’estero. Questa struttura fiscale, che prevede un’imposta fissa senza necessità di monitoraggio del quadro RW e esenzione da IVIE/IVAFE, ha reso l’Italia una destinazione attraente per chi cerca un contesto fiscale favorevole senza rinunciare alle bellezze e alle opportunità che il Paese offre.
Flat Tax, la novità della Legge di Bilancio 2026
Le novità introdotte dalla legge di bilancio 2026 potrebbero modificare significativamente il panorama. L’aumento dell’imposta forfettaria da 200.000 a 300.000 euro annui, con un contributo aggiuntivo di 50.000 euro per ogni familiare a carico, rappresenta un cambiamento importante.

Sebbene il testo definitivo non sia ancora stato pubblicato, le discussioni in corso suggeriscono anche la possibilità di introdurre obblighi di investimento in Italia come condizione per beneficiare o mantenere il regime fiscale agevolato. Queste modifiche potrebbero rendere il sistema più selettivo, influenzando le decisioni di potenziali nuovi residenti.
Il mercato delle case di lusso a Milano potrebbe risentire positivamente di queste modifiche, attirando investitori con capacità patrimoniale elevata alla ricerca di stabilità fiscale e giuridica. Tuttavia, coloro che si trovano in una fascia di reddito più bassa potrebbero dover rivedere i loro piani, optando per soluzioni abitative meno impegnative o esplorando nuovi quartieri emergenti.
Un’eventuale clausola di investimento locale potrebbe inoltre spostare l’attenzione da una mera attrazione fiscale verso un impegno più concreto nell’economia italiana, con effetti tangibili sul tessuto produttivo e immobiliare del Paese.
Non mancano i rischi: un aumento troppo repentino dell’imposta potrebbe spingere alcuni a considerare alternative in altri Paesi europei. Inoltre, l’attenzione verso le strategie anti-abuso rimarrà una priorità, con un focus particolare sulla residenza effettiva e sulla tracciabilità delle fonti di reddito.
In conclusione, la flat tax italiana si appresta a vivere una fase di trasformazione che potrebbe riscrivere le regole del gioco per chi sceglie l’Italia come casa. Milano, con il suo dinamismo e le sue opportunità, si conferma al centro di questo cambiamento, offrendo un contesto ideale per chi cerca un equilibrio tra vantaggi fiscali e qualità della vita.





