CMS presenta la nona edizione dell’European M&A Outlook: quali prospettive per il 2022

Roma/Milano, 30 settembre 2021 – Il 71% dei dealmaker concorda sul fatto che le società di Private Equity (PE) si trovino in una posizione migliore rispetto alle aziende per cogliere le opportunità di acquisto in seguito alla pandemia COVID-19. È questa l’evidenza principale che emerge dalla nona edizione dell’European M&A Outlook 2022, pubblicata da CMS – tra i primi dieci Studi legali a livello internazionale – in partnership con Mergermarket.

Il report offre una valutazione complessiva della propensione al dealmaking nel mercato europeo dell’M&A e rispecchia le opinioni di 330 aziende e società di private equity con sede in Europa, Asia Pacifico e continente americano sulle loro aspettative per il mercato europeo dell’M&A per l’anno a venire.

Mentre gli acquirenti finanziari sono in una posizione migliore rispetto agli acquirenti industriali, più della metà degli intervistati si aspetta che il livello generale di attività di M&A in Europa aumenti nei prossimi 12 mesi.

Tale risultato è in netto contrasto con quanto rilevato nel report dello scorso anno in cui emergeva come il 78% degli intervistati si preparasse ad una riduzione dell’attività di M&A.

Il lancio dei vaccini contro il COVID-19 è stato il vero fattore di cambiamento consentendo ai Paesi di riaprire e sostenere una ripresa della crescita economica. La campagna vaccinale è stata efficace nel limitare l’impatto del virus, permettendo investimenti e un ritorno alla crescita.

Nonostante i prezzi degli asset abbiano retto durante la pandemia e i grandi stimoli governativi abbiano evitato l’insolvenza delle aziende, quasi un quarto degli intervistati (24%) vede le società target sottovalutate (undervalued targets) come il più importante driver lato acquirenti. Una percentuale simile (22%) identifica l’M&A di società in sofferenza (distressed-driven M&A) come il più importante catalizzatore dell’attività lato venditori.

Gli intervistati vedono in crescita l’utilizzo di criteri ESG (Environmental, Social, and Corporate Governance) anche nell’M&A. Con il 65% del campione che prevede che la due diligence si concentri maggiormente sui fattori ESG.

A livello settoriale, Tecnologia, Media e Telecomunicazioni (TMT) sono tra i settori destinati a continuare a dominare il dealmaking.

L’Avv. Pietro Cavasola, Partner di CMS in Italia, ha commentato: “La pandemia ha evidenziato come la redditività del business sia inestricabilmente legata alla salute pubblica e alla stabilità sociale e ambientale, spingendo i dealmaker a costruire criteri ESG nelle loro strategie di M&A. Dato che le società di Private Equity hanno tempi limitati per il dispiegamento del capitale, pensiamo si muoveranno rapidamente nei prossimi 12 mesi per riportare gli investimenti ai livelli normali. Bisognerà valutare l’impatto di eventuali novità o proroga della normativa in tema di “Golden Power”.

“Negli ultimi 18 mesi, molte aziende hanno guardato al moltiplicarsi delle nuove “ESG companies” appena quotate arrivate sul mercato di trading Euronext Growth” ha aggiunto l’Avv. Cavasola. “Questo ha generato un numero enorme di spin-off e IPO. La ‘E’ di ESG è stata il comune denominatore, ma anche la ‘S’ e la ‘G’ devono essere gestite con attenzione.”

“Nella seconda metà del 2021, ci aspettiamo che l’M&A TMT mantenga il forte ritmo osservato durante i primi sei mesi dell’anno. Il dealmaking continuerà ad aumentare e il TMT si distinguerà come uno dei principali settori per l’M&A” ha concluso l’Avvocato.

Metodologia

Nel secondo trimestre del 2021, Mergermarket ha intervistato i dirigenti senior di 240 aziende e 90 società di private equity con sede in Europa, nelle Americhe e nelle regioni APAC in merito alle loro aspettative per il mercato europeo delle fusioni e acquisizioni per l’anno venturo.

Tra i 330 dirigenti intervistati, il 70% ha sede in Europa, mentre il restante 30% è equamente diviso tra le Americhe e l’area Asia Pacifico. Tutti gli intervistati sono stati coinvolti in un deal di M&A negli ultimi due anni e il 67% di tutti gli intervistati prevede di intraprendere un’operazione di M&A nel prossimo anno. Tutte le risposte sono state rilasciate in forma anonima e i risultati sono stati presentati in forma aggregata.

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