L’avv. Francesco Rotondi, managing partner di Lab Law, ha spiegato quali sono i momenti che ricorda con maggior piacere della storia dello Studio. “Se dovessi raccontare la storia di LabLaw, tramite un aneddoto non credo ci riuscirei. Perché è un aneddoto proprio tutta la storia. E’ un aneddoto perché nasce una sera, dopo una cena, da un’idea la quale si realizza in maniera straordinariamente veloce, come tutte le nostre iniziative.”
“Mi ricordo però con piacere, che la ricerca dei primi locali per lo Studio è avvenuta dopo una mia operazione importante alla gamba e io venivo trasportato come una specie di Papa da un posto all’altro perché non potevo neanche toccare terra. Ma gli aneddoti sarebbero tantissimi.”
Lab Law “E’ una storia lunga e allo stesso tempo velocissima, piena di eventi, di straordinarie opportunità, tantissimi litigi. Io credo che Lab Law sia proprio questo. La sommatoria di tanto, con però una cosa su tutte: la passione. L’aneddoto più importante credo sia la passione. Con la quale noi ci mettiamo ad affrontare ogni situazione, ogni cliente, ogni processo, ogni riorganizzazione, ogni nuovo ingresso, ogni uscita dallo Studio.”
“Mi ricordo l’aneddoto legato ai conti. (ride) perché quando abbiamo cominciato non avevamo nulla. Avevamo un’idea, una prospettiva. Però ci siamo dovuti confrontare immediatamente con quelle che erano le banche, i conti, i costi. E quindi un 3 o 4 di gennaio del primo anno ricevo una telefonata dalla banca che mi dice: ‘Avete sforato il fido’. Io ero da solo perché Luca non c’era in quel momento, però l’ho subito chiamato: ‘Luca qui cosa dobbiamo fare? Abbiamo sforato il fido! Non ci danno più i soldi’. Allora Luca arrivò subito a Milano e insieme andammo in Studio e poi in banca dove abbiamo sistemato tutto, come sempre. Erano momenti di tensione ma allo stesso tempo di grandissimo entusiasmo”.
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