“Cosa emerge da questi pareri? Innanzitutto noi vogliamo capire se la persona che abbiamo davanti è capace di destreggiarsi con gli strumenti del Diritto: Codici, Leggi…Etc. Bisogna avere la fantasia di approcciare il problema da vari punti di vista. In realtà i curricula che riceviamo di solito ci dicono molto poco della persona, le lingue i voti ricevuti nella carriera accademica sono certo importanti ma ormai quello che veramente conta è sapere l’inglese bene, e questo è imprescindibile, (è un mio consiglio diretto) e per il resto una gran voglia di fare e imparare”.
“Perché aldilà di quella che può essere la propria esperienza professionale anteriore o la preparazione accademica, in realtà quando si entra in una nuova realtà lavorativa bisogna comunque rimboccarsi le maniche, avere tanta umiltà, voglia di condividere una nuova avventura. Questa parte della preparazione di ciascuno di noi, che identifichiamo come approccio di energia positiva e di intelligenza emotiva della persona, per noi è fondamentale. Bisogna aver voglia di fare, non essere pigri, ma lanciarsi”.
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