basta più. Bisogna avere altre competenze; e lo Studio pensa davvero che più la tecnologia avanza, più lo
Studio legale doverosamente utilizza la tecnologia, più altre competenze che si affianchino a quella
squisitamente legale, divengono indispensabili.
A cosa mi riferisco?
Innanzitutto alla competenza relazionale, l’ultimo miglio tra la macchina, tra l’Intelligenza Artificiale, tra il
database e la persona fisica -e dietro un Cliente c’è sempre una o più persone fisiche- la fa la persona, il
Professionista e quindi la capacità relazionale è indispensabile.
Poi la competenza tecnologica: saper utilizzare la macchina, il digitale è una prerogativa non più
rinunciabile.
A queste si aggiungono le competenze gestionali perché la commessa, termine questo che non fa piacere
agli Avvocati Sentir pronunciare, ma che però è una parola e un concetto, o se vogliamo il tema della
sostenibilità di una pratica -usiamo questa parola più familiare al linguaggio di noi altri Avvocati- la
sostenibilità di una pratica è un valore essenziale. Quindi la competenza manageriale nella gestione del
team di lavoro, nella valutazione dell’adeguatezza di questo team e poi il tempo / l’efficienza nel lavoro su
una certa pratica è pure questa, una competenza indispensabile.
Altro indicatore fondamentale per noi è la leadership: la leadership è la capacità di trovare soluzioni e di
condurre il Cliente verso la soluzione di un problema complesso in poco tempo, in maniera efficiente.
Su queste competenze noi forniamo i nostri ragazzi.
Purtroppo non tutte le Facoltà hanno la sensibilità di provare a istruire; abbiamo una partnership in questo
momento con un’Università milanese che ci ha aiutato nel fornire ai nostri ragazzi queste competenze,
chiamiamole ancillari, e che sta considerando di integrare le proprie materie di insegnamento con questa
sorta di soft skill.
La cosa più importante forse da dire è che noi valutiamo tutti i nostri Avvocati, compresi noi stessi -noi
Partner più anziani veniamo valutati sulla base di tutte queste competenze- quindi, non più sulla base del
dato del fatturato, piuttosto che di solo numeri, aridi numeri, con automatismi. Bensì, invece, con
valutazioni di cui la componente numerica è ovviamente una parte insostituibile ma che viene integrata con
giudizi che sono condotti sulla base proprio di questi indici di valutazione che ho detto.