“L’ingresso nel nostro Studio tiene conto di alcune caratteristiche. – spiega l’Avv. Alessandro Munari, Socio
fondatore – Tra queste, oltre le consuete che tutti quanti applichiamo (il corso di studi, l’esperienza e tante
altre qualità, come per esempio il carattere), dal nostro punto di vista c’è invece una certa specificità che è
data da quella stessa specificità che è nostra. La versatilità della nostra attività professionale, che non è
sempre tradizionale in senso tecnico, ma che richiedere spesso una capacità di spaziare in argomenti
complementari, in ambienti contigui, sapersi muovere all’interno delle categorie giuridiche e non solo
giuridiche, anche nell’ambito culturale; settori nei quali siamo molto attivi sia con idee, sia con proposte,
naturalmente come recettori di tutto questo.”
“Mi sento di dire che un giovane che dovesse avere un interesse a lavorare con noi deve avere
principalmente queste caratteristiche. Oltre a quelle tradizionali, conta anche questo quid pluris, se
vogliamo definirlo così; che è dato da una curiosità anche intellettuale, da una voglia intellettuale e anche
una voglia di fare in mondi e settori che appartengono alla vita di tutti noi ma che tradizionalmente sono
meno centrali negli Studi legali, e che da noi invece ha una grande centralità.”
“Tra le varie cose, abbiamo un Festival del cinema, e tutta una serie di attività collaterali. Quindi quello che
volevo dire è che se uno è appassionato di cinema, teatro, musica e libri, da noi trova di che sfiziarsi perché
ovviamente, oltre all’aspetto noumenico riferito a questa realtà, c’è anche l’aspetto del lavorarci; quindi del
preparare, dell’incontrare, del fare attività. Tutto quello che è necessario per arrivare a uno scopo. Vuol
proprio dire entrare in contatto con un mondo, con una organizzazione culturale che è bellissima perché
arricchisce molto chi ci lavora; e ci si può confrontare con realtà che non sono solo giuridiche.”
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