Questo qualcosa di speciale “può essere un interesse che il candidato ha già o un’attività che ha sviluppato nel corso della sua vita nella quale ha dimostrato di ottenere risultati”. Degli esempi possono essere “il fatto di aver svolto attività agonistiche in qualche sport, piuttosto che si sia un campione di scacchi, o che ci si trovi ad essere bilingue per esempio, possibilmente in una lingua che non sia l’inglese. Ecco tutte queste cose contribuiscono a far ricordare il candidato e che ci portano a decidere chi potrebbe essere una persona giusta”. “Un tempo – continua l’Avv. Sutti – delineavamo dei profili precisi perché avevamo persone con determinate caratteristiche per soddisfare delle necessità immediate, oggi abbiamo superato questo approccio. Nel senso che facciamo reclutamento professionale su base permanente e cerchiamo, a prescindere dalle nostre esigenze immediate, quelle che sono le persone che secondo noi hanno caratteristiche eccezionali e a cui poi siamo sicuri in una seconda fase di riuscire a trovare un ruolo all’interno della nostra organizzazione professionale”.
In altre parole, quello che lo Studio Legale Sutti cerca “sono persone speciali e persone diverse. Oggi per diversità si fa spesso riferimento all’orientamento sessuale, alla razza, alla nazionalità, ma ognuno di noi è diverso per qualcosa e ognuno di noi può in realtà fare leva su questa sua specificità e dare un contributo unico allo sviluppo e alla gestione ordinaria dell’attività dello Studio”.
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